Tipica commedia degli anni ’70, “Io la schiava ce l’ho e tu no” di Giorgio Capitani, è un tripudio di lampade di design degli anni ’60 e ’70.
La lampada Aloa, disegnata da Claudio Salocchi, è una delle prime lampade alogene ed è costituita da una sfera, un lungo stelo e un punto luce.
La base sferica ha 5 sfaccettature che permette alla lampada di inclinarsi a 45 gradi e assumere diverse posizioni e, grazie al suo lungo stelo, permette di diffondere e direzionare la luce nell’ambiente.
Il nome Tizio venne scelto da Ernesto Gismondi, fondatore dell'azienda Artemide, perchè questa lampada poteva convincere tutti, Tizio-Caio e Sempronio. La richiesta